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Processo Penale Telematico
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3 luglio 2022
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 12 maggio 2022 (dep. 29 giugno 2022), n. 24766
L'invio dell'impugnazione (nella fattispecie l'appello) per via telematica ai sensi dell'art. 24, d.l. 137/2020 convertito con gli allegati non sottoscritti per autentica dal difensore, viola il comma 6-bis della predetta disposizione con la conseguente inammissibilità del gravame, sanzione processuale sempre contemplata del comma 6-bis.
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25 marzo 2022
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 2 dicembre 2021 (dep. 14 marzo 2022), n. 8599
Se la richiesta di riesame è fatta via PEC (regime di emergenza Covid-19) oltre l'orario di apertura dell'ufficio, il termine di cui all'art. 309, comma 5, decorre dal giorno successivo.
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4 luglio 2021
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 maggio 2021 (dep. 30 giugno 2021), n. 24953
Processo penale telematico e impugnazioni cautelari via PEC. L'indirizzo specificamente indicato dal Presidente del Tribunale non ha alcun valore rispetto a quelli indicati dal DGSIA, pertanto l'impugnazione inviata ad uno dei secondi rende l'impugnazione totalmente ammissibile
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30 giugno 2021
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 18 gennaio 2021 (dep. 23 giugno 2021), n. 24484
Quando un "protocollo" salva la vita. L'"errore" (incolpevole) del difensore che invia la richiesta di riesame mediante PEC all'indirizzo indicato, senza averne potere, dal Presidente del Tribunale prima delle apposite disposizioni di legge, non rende ammissibile l'impugnazione, ma rimette in termini il difensore stesso che nelle indicazioni ha fatto affidamento
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27 giugno 2021
Corte di Cassazione, sentenza 11 maggio 2021 (dep. 24 giugno 2021), n. 24714
Il PM non può impugnare a mezzo PEC, mezzo riservato alle parti private (documento PDF)
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26 maggio 2021
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 28 aprile 2021 (dep. 26 maggio 2021), n. 20885
Processo penale cartolare. Il mancato inoltro della requisitoria scritta comporta una nullità a regime intermedio.
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29 aprile 2021
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 5 febbraio 2021 (dep. 28 aprile 2021), n. 16120
Nomina di difensore d'ufficio in luogo del difensore di fiducia con problemi di connessione per la videoconfernza: viola le ipotesi di cui all'art. 97 c.p.p., dunque costituisce nullità ai sensi dell'art. 1778 lett. c) c.p.p.
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12 marzo 2021
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 26 gennaio 2021 (dep. 12 marzo 2021), n. 9887
Inammissibili i motivi nuovi di appello inviati ad un indirizzo, pur PEC, diverso da quelli indicati nel provvedimento PEC
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7 dicembre 2018
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 25 ottobre 2018 (dep. 27 novembre 2018), n. 53217
Nomina di fiducia non depositabile via PEC
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5 ottobre 2018
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 17 maggio 2018 (dep. 1° ottobre 2018), n. 43184
Invio via PEC di istanza di rinvio per legittimo impedimento? Si'. Per la Suprema Corte, che ha considerato i contrasti giurisprudenziali in materia di PEC, il difensore non può certo interferire con l’organizzazione giudiziaria, per accertarsi dell’arrivo della PEC, quando la stessa automaticamente certifica la ricezione al destinatario della e-mail. Si accollerebbe al difensore un onere non previsto dalla legge e di difficile (se non impossibile) esecuzione.
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10 luglio 2018
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 28 febbraio 2018 (dep. 16 maggio 2018), n. 21710
Invio degli atti via PEC al tribunale per il riesame senza le forme di cui agli artt. 149 e 150 c.p.p. (in particolare, senza l'attestazione di conformità all'originale da parte del cancelliere mittente): il dies a quo per la decisione, ex art. 311, comma 5-bis, c.p.p., del tribunale non coincide con quello di ricezione della PEC nella relativa casella, bensì con il diverso giorno di effettiva percezione e stampa da parte dell'ufficio. Nel caso di specie, l'attestazione di consegna PEC recava la data 4 ottobre 2017, ma la casella era stata visionata il successivo 17 ottobre 2017. Quando la Cassazione "salva" il personale distratto a scapito delle urgenze tipiche delle questioni di libertà personale
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10 giugno 2018
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 15 marzo 2018 (dep. 4 giugno 2018), n 24937
Chi sbaglia non paga.
"In ogni caso si osserva che, secondo quanto da questa Corte in precedenti pronunce statuito, in ipotesi di invio dell'atto tramite posta elettronica certificata (c.d. PEC), la semplice verifica dell'accettazione dal sistema e della ricezione del messaggio di consegna ad una determinata data e ora dell'allegato notificato, è sufficiente a far ritenere perfezionata e pienamente valida la notifica, senza alcuna necessità di ulteriori verifiche (in tal senso circa la omessa visualizzazione degli allegati: Sez. 4, n. 2431 del 15/12/2016, dep. 2017, Dionigi, Rv. 268877), costituendo l'eventuale omesso invio del relativo atto allegato una mera irregolarità (Sez. 2, n. 52517 del 03/11/2016, Russo, Rv. 268816)" (fattispecie di notificazione di atto incompleto per omessa scansione del retro)
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27 marzo 2018
Corte di Cassazione, Sezione I penale, sentenza 29 gennaio 2018 (dep. 16 marzo 2018), n. 12309
Doppia notificazione via PEC per avvocato e cliente domiciliato? La Cassazione propende per la soluzione negativa.
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8 febbraio 2018
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 25 ottobre 2017 (dep. 8 febbraio 2018), n. 6164
La Suprema Corte conferma l'inammissibilità dell'impugnazione (opposizione a decreto penale) inviata via PEC
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2 dicembre 2017
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 11 luglio 2017 (dep. 8 novembre 2011), n. 50932
Opposizione a decreto di condanna inviata via PEC: inammissibilità
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1 luglio 2017
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 16 maggio 2017 (dep. 22 giugno 2017), n. 31314
Nell'ambito del procedimento penale, l'invio di istanze a mezzo posta elettronica certificata (c.d. PEC) non è consentito alle parti private. Nella fattispecie, l'istanza di rinvio per legittimo impedimento oggetto della doglianza difensiva va considerata irricevibile
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