Penale.it

Google  

 La newsletter
   gratis via e-mail

 Annunci Legali




Patrimonio

28 luglio 2022
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 7 luglio 2022 (dep. 13 luglio 2022), n. 27023
Autoriciclaggio. Colui che ha commesso il delitto presupposto (nella fattispecie una truffa) commette il reato di auriciclaggio colui che impiega le somme depositate dalla vittima su un conto in criptovaluta (Bitconi) impiegandole per operazioni finanziarie atte ad ostacolare la rintracciabilità dell'origine


25 luglio 2019
Corte di Cassazione, Sezione II Penale, sentenza 28 marzo 2019 (dep. 19 maggio 2019), n. 19839
Phishing: non è sufficiente l'individuazione del beneficiario del versamento per contestargli il concorso di persone nel reato


7 dicembre 2018
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 17 ottobre 2018 (dep. 5 novembre 2018), n. 49988
Truffa via Internet con pagamento mediante ricarica di carta: è compente il giudice del luogo della ricarica


30 ottobre 2017
Corte d Cassazione, sezione VI penale, sentenza 22 marzo 2017 (dep. 10 aprile 2017), n. 17937
La Cassazione conferma: la distanza tra i contraenti di una transazione e-commerce puo' eesere minorata difesa, ma non approfittare di una circostanza di "luogo" perche' Internet non e' un "luogo"


4 marzo 2017
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 2 febbraio 2017 (dep. 24 febbraio 2017), n. 9191
La Corte Suprema chiarisce le differenze tra truffa e frode informatica


6 dicembre 2016
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 20 ottobre 2016 (dep. 14 novembre 2016), n. 48027
Truffe online mediante bonifico: incompetente il giudice del luogo dell'accredito al beneficiario. Si applicano, pertanto, i criteri supplettivi ex art. 9 c.p.


19 novembre 2016
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 29 settembre 2016 (dep. 14 ottobre 2016), n. 43705
Truffe online: la distanza tra il luogo dove si trova l'agente e quello della vittima comporta la sussistenza dell'aggravante della minorata difesa qualora l'agente ne abbia approfittato


22 giugno 2016
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 18 febbraio 2016 (dep. 24 maggio 2016), n. 21596
Sulla "ricettabilità" di supporti informatici contenenti dati: il sottile distinguo della Suprema Corte


1 giugno 2016
Corte Costituzione, sentenza 6 aprile 2016 (dep. 1° giugno 2016), n. 125
Illegittimo il divieto di sospensione della condanna ex art. 656 c.p. in caso di *furto con strappo*.


23 aprile 2014
Corte Costituzionale, sentenza 14 aprile 2014 (dep. 18 aprile 2014), n. 105
Un colpo all'ex Cirielli. Illegittimità costituzionale dell’art. 69, quarto comma, c.p., come sostituito dall’art. 3 della legge 5 dicembre 2005, n. 251 (Modifiche al codice penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di comparazione delle circostanze di reato per i recidivi, di usura e di prescrizione), nella parte in cui prevede il divieto di prevalenza della circostanza attenuante di cui all’art. 648, secondo comma, c.p., (ricettazione tenue) sulla recidiva di cui all’art. 99, quarto comma, c.p.


8 giugno 2013
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 10 aprile 2013 (dep. 30 aprile 2013) n. 18909
L'elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di frode informatica, aggravata ai danni dello Stato ex art. 640 ter/2 cod. pen. nonché ai sensi dell'art. 61 c.p., n. 9, è simile a quello fra il delitto di peculato ed il delitto di truffa aggravata ex art. 61 c.p., n. 9


26 marzo 2012
Corte Costituzionale, sentenza 19 marzo 2012 (dep. 23 marzo 2012), n. 68
Illegittimità costituzionale dell’articolo 630 c.p. nella parte in cui non prevede che la pena da esso comminata è diminuita quando per la natura, la specie, i mezzi, le modalità o circostanze dell’azione, ovvero per la particolare tenuità del danno o del pericolo, il fatto risulti di lieve entità.


8 marzo 2012
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 18 novembre 2011 (dep. 5 marzo 2012), n. 2728
Anche la cancellazione che non escluda la possibilità, di recupero se non con l'uso anche dispendioso di particolari procedure, integra gli estremi oggettivi della fattispecie delittuosa di danneggiamento informatico di cui all'art. 635-bis c.p.


27 febbraio 2012
Tribunale di Salerno, Sezione Distaccata di Eboli, Sentenza 10 gennaio 2012 - Est. Berni Canani
Per il perfezionamento dell’elemento materiale del delitto di truffa occorre un’idoneità causale concreta e nell’hic et nunc tra i mezzi fraudolenti usati dal soggetto attivo e l’induzione in errore subita dal soggetto passivo del reato, e la scoperta del raggiro da parte del soggetto passivo determina un interruzione del rapporto causale tra raggiro stesso e dazione patrimoniale, allorquando essa derivi da un determinismo differente e nuovo.


16 gennaio 2012
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 23 settembre 2011 (dep. 19 dicembre 2011), n. 46669
Le disposizioni contenute nel d.l. 13 maggio 2011, n. 70 (conv. in l. 7 luglio 2011, n. 106 - “decreto sviluppo”), prevedono una modifica migliorativa per le aperture di credito in c/c a vantaggio degli istituti di credito e non hanno effetto retroattivo ai sensi dell’art. 2, comma terzo, cod. pen. in relazione ai tassi soglia precedentemente previsti, non essendo intervenuta una modifica della norma incriminatrice.


5 gennaio 2012
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 6 dicembre 2011 (dep. 30 dicembre 2011), n. 48744
Si configura il delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione anche nei confronti di un bambino di cinque mesi, mentre il delitto previsto dall’art. 574 c.p. risulta introdotto dal’ordinamento al solo fine di tutelare la potestà genitoriale, come è dimostrato dalla sua collocazione normativa.


1 agosto 2011
Tribunale di Cosenza, Giudice per le Indagini Preliminari, sentenza 23 febbraio 2011 (dep. 23 febbraio 2011)
In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti (art. 2 d.l. n. 463/83 conv. in l. n. 638/83), la previa notifica dell'avvenuto accertamento della violazione (dalla quale inizia a decorrere il termine di tre mesi concessa al datare di lavoro per provvedete al versamento dovuto) non può essere validamente surrogata dalla notifica del decreto di citazione per il giudizio (o del decreto penale di condanna), con la conseguenza che la mancata notifica dell'avviso di accertamento (contenente l'indicazione specifica delle somme dovute e l'avvertenza della facoltà di regolarizzare la posizione entro tre mesi) ed il mancato decorso del termine escludono la procedibilità dell'azione penale e, comunque, la possibilità di emettere una pronuncia di condanna.


1 agosto 2011
Tribunale di Cosenza, Sezione II Penale, sentenza 27 ottobre 2010 (dep. 11 novembre 2010), n. 1101
In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti (art. 2 d.l. n. 463/83 conv. in l. n. 638/83), le invalidità concernenti la notifica dell'accertamento, dalla quale decorre il termine trimestrale di cui all'art. 2-bis l.cit. per il pagamento dei debiti contributivi cui consegue la non punibilità, si riverberano sulla responsabilità penale, nella misura in cui non consentono di ritenere mai effettivamente decorso il predetto termine.


31 luglio 2011
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, Sentenza 14 giugno 2011 (dep. 25 luglio 2011), n. 29616
In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti (art. 2 d.l. n. 463/83 conv. in l. n. 638/83), la S.C. conferma l'orientamento, secondo il quale per il perfezionamento del reato, è necessaria l'effettiva corresponsione della retribuzione ai dipendenti, essendo l'esborso delle somme dovute ai lavoratori un presupposto indefettibile della fattispecie criminosa, che deve essere provato dalla pubblica accusa con documenti, testimoni ovvero gravi, precisi e concordanti indizi.


30 luglio 2011
Corte di Cassazione, Sezione VI Penale, Sentenza 21 maggio 2011 (dep. 26 luglio 2011), n. 29926
Il presupposto di operatività dell'istituto di cui all'art. 12-sexies d.l. n. 306/1992 è la presunzione di illiceità della provenienza delle risorse patrimoniali, pertanto allorché le fonti di produzione del patrimonio di un soggetto siano identificabili, siano lecite e ne giustifichino la titolarità in termini non sproporzionati ad esse, è irrilevante che tali fonti siano identificabili nei redditi dichiarati a fini fiscali piuttosto che nel valore delle attività economiche che tali entità patrimoniali producano, pur in assenza o incompletezza di una dichiarazione dei redditi; diversamente, si verrebbe a colpire il soggetto, espropriandosene il patrimonio, non per una presunzione di illiceità della sua provenienza, ma per il solo fatto della evasione fiscale, condotta che non può ricondursi allo spirito e alla ratio dell'istituto in questione, il quale mira a colpire i proventi di attività criminose e non a sanzionare la infedele dichiarazione dei redditi.


30 maggio 2011
Corte di Cassazione, Sezione I Penale, Sentenza 15 aprile 2011 (dep. 6 maggio 2011), n. 17748
Frode informatica: si consuma anche con l'intrusione nel sistema informatico e concorre con il reato di cui all'art. 55 d.lgs. 231/2007


14 gennaio 2011
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, 26 ottobre 2010 (dep. 21 dicembre 2010), n. 44840
Non sussiste furto ex art. 624 c.p. nel caso di duplicazione di file informatici sia per l'inesistenza di uno spossessamento sia per l'impossibilità di rincondurre detti file nel novero delle cose mobili


13 luglio 2010
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 19 marzo 2010 (dep. 13 luglio 2010) n. 27135
Integra il reato di frode informatica, previsto dall'art. 640 ter c.p., l'introduzione, in apparecchi elettronici per il gioco di intrattenimento senza vincite, di una seconda scheda, attivabile a distanza, che li abilita all'esercizio del gioco d'azzardo (cosiddette slot machine), trattandosi della attivazione di un diverso programma con alterazione del funzionamento di un sistema informatico


21 gennaio 2008
Tribunale di Milano, Ufficio G.I.P., Sentenza 15 ottobre 2007 (dep. 7 novembre 2007), est. Interlandi
Un caso di phishing via SMS (cd. "SMishing"): utilizzo indebito di carte di credito, sostituzione di persona e truffa


1 ottobre 2007
Corte di Cassazione, Sezioni Unite penali, Sentenza 12 luglio 2007 (dep. 26 settembre 2007), n. 35535
Ricettazione di assegni: le Sezioni Unite si pronunciano sull’attenuante della lieve entità del danno patrimoniale


17 aprile 2007
Tribunale di Perugia, Ufficio del Giudice per l'Udienza Preliminare, Sentenza 12 aprile 2007 (est. Micheli)
Ancora sul cd. bonus bebè: un pasticciaccio che esclude il dolo


12 aprile 2007
Tribunale di Varese, Ufficio del Giudice per le indagini preliminari, Sentenza 12 gennaio 2007 (dep. 23 gennaio 2007) n. 06/07
Falso ideologico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche: la nota sentenza sul cd. bonus bebè.


8 gennaio 2007
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, Sentenza 19 settembre 2006 (dep. 4 novembre 2006), n. 36606/2006 (1176/2006)
Furto in abitazione: la fattispecie di cui all'art. 624bis cp è ipotesi autonoma di reato e non circostanza aggravante


18 novembre 2006
Corte di Cassazione, Sezione II Penale, Sentenza 1 giugno 2006 (dep. 20 settembre 2006), n. 31169/2006 (633/2006)
Ricettazione di assegni in bianco: inapplicabile l'attenuante comune di cui all'art. 62 n.4 c.p.


30 ottobre 2006
Corte di Cassazione, Sezione II Penale, Sentenza 3 ottobre 2006 (dep. 12 ottobre 2006), n. 34179/2006 (1345/2006)
Truffa: non commette il reato chi espone sul parabrezza un falso certificato assicurativo


10 ottobre 2006
Corte di Cassazione, Sezione II Penale, Sentenza 27 giugno 2006 (dep. 4 settembre 2006), n. 29570/2006 (710/2006)
Riciclaggio: è reato sostituire la targa dell'autovettura


14 settembre 2006
Corte di Cassazione, Sezione II Penale, Sentenza 4 maggio 2006 (dep. 14 settembre 2006), n. 30663
Accesso abusivo a sistema informatico o telematico (art. 615-ter c.p.): penalmente rilevante anche il trattenersi nel sistema contro la volontà del titolare. Il reato di frode informatica (art. 640-ter c.p.) si realizza anche mendiante la riproduzione non autorizzata, in copia, di programmi aziendali e notizie riservate


14 gennaio 2006
Corte di Cassazione, Sezioni V Penale, Sentenza 8 giugno 2005 (dep. 26 settembre 2005), n. 34339/2005 (1357/2005)
Conviventi more uxorio e delitto di furto: attenzione ai beni che si portano via quando la convivenza finisce


26 dicembre 2005
Corte costituzionale, Sentenza 23 giugno 2005 (dep. 7 luglio 2005), n. 265
Non fondatezza delle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 707 c.p. (Possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli) sollevate, in riferimento agli artt. 3, 13, 24, 25 comma 2, 27 della Costituzione, dal Tribunale di Viterbo, con le ordinanze in epigrafe.


 
© Copyright Penale.it - SLM 1999-2012. Tutti i diritti riservati salva diversa licenza. Note legali  Privacy policy