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A
Il 29.6.2013 e´ stato pubblicato sul Bundesgesetzblatt della RFT la legge intesa a rafforzare i diritti delle vittime di reati di abuso sessuale (Gesetz zur Stärkung der Rechte von Opfern sexuellen Missbrauchs (StORMG)) e di reati simili. A tal fine sono stati modificati risp. integrati non soltanto otto paragrafi della StPO (CPP), ma si e´ proceduto anche a modificare alcuni paragrafi del GVG (Gerichtsverfassungsgesetz), dello Jugendgerichtsgesetz nonche´ due paragrafi del BGB (cod. civ.).
Il legislatore della RFT si e´ deciso a questo ulteriore passo dopo che la “Stellung der Opfer im Strafverfahren” era gia´ stata notevolmente migliorata a seguito dell´ emanazione dell´ Opferschutzgesetz del 18.12.1986, dello Zeugenschutzgesetz dell´ 8.5.1998, del 1° Opferrechtsreformgesetz del 24.6.2004 e del 2° Opferrechtsreformgesetz del 29.7.2009.
Con la novella legislativa suddetta si persegue lo scopo non soltanto di tutelare la vittima di reati a sfondo sessuale, ma anche di assisterla nel corso delle indagini, del processo e fin anche dopo che intervenuta sentenza definitiva e dopo che il condannato ha iniziato ad espiare la pena.
Si e´ tenuto conto delle esigenze di tutela delle vittime in genere, ma particolarmente di quelle della parte lesa, ancora minorenne all´ epoca del fatto / dei fatti.
I punti piu´ qualificanti dello StORMG sono:
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un considerevole “allungamento” del termine di prescrizione, anche per poter agire in sede civile per il risarcimento dei danni conseguenti a reati di abuso sessuale e a delitti dolosi contro la vita, l´ integrita´ fisica e la liberta´ personale.
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evitare, per quanto possibile, Mehrfachvernehmungen (audizioni ripetute), specie se la vittima del reato e´ minorenne, facendo ricorso a riprese video delle dichiarazioni rese dalla p.l.
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un´ ulteriore estensione dei casi in cui il processo si svolge a porte chiuse
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il diritto della vittima alla nomina di un difensore, indipendentemente dalla sua situazione economica ed eta´ nonche´ un´ estensione, in favore della vittima, dei diritti di informazione della stessa.
B
Passando ad esaminare le singole modifiche che diverranno operanti una volta entrata in vigore lo StORMG, si osserva che il § 58a StPO viene modificato nel senso che la Zeugenvernehmung va effettuata, dinanzi al giudice, mediante Bild- und Tonaufzeichnung (vale a dire, mediante videoregistrazione), al fine di tutelare meglio gli interessi di persone offese dal reato quando sono minorenni. Si tratta di una “opferschonende Maßnahme”, giusitficata dalla besonderen Schutzwürdigkeit degli interessi di queste persone e che adempie altresi´ ad un fine, perlomeno indiretto, di Beweissicherung.
Il 2°c. del § 69 StPO viene integrato con l´ aggiunta che ai testi che rivestono anche la qualifica di parte offesa, deve essere consentito in particolare di riferire sulle conseguenze che il commesso reato ha avuto per essi. Cio´ e´ di rilevanza non trascurabile in sede di determinazione della pena (Strafzumessung) che verra´ inflitta al copevole.
Con un´ integrazione del 1°c. del § 140 StPO (CPP), vengono ampliati i casi di “notwendiger Verteidigung”, prevedendo, al (nuovo) n. 9 del 1°c. di questo paragrafo, che la Mitwirkung di un difensore e´ necessaria, se alla parte lesa, su richiesta della medesima, “wurde ein Rechtanwalt als Beistand bestellt” e se la parte e´ stata ammessa, anche soltanto provvisoriamente, al patrocinio a spese dello Stato. Altrimenti si avrebbe una situazione che una sola parte (la parte lesa) potrebbe avvalersi dell´ assistenza tecnica di un difensore, mentre l´ imputato, privo di difensore, si troverebbe chiaramente svantaggiato. Come si vede, lo StORMGesetz tutela si´ maggiormente i diritti delle vittime, ma non perde di vista l´ esigenza di garantire anche gli indagati/imputati.
C
Profondamente modificato viene anche il § 255a StPO. Nei procedimenti per reati contro la liberta´ sessuale, la vita, l´ integrita´ fisica, per maltrattamenti di persone disabili o affidate ad altrui cura o sorveglianza oppure sottoposte ad altri per motivi di lavoro o per reati contro la liberta´ personale con finalita´ di sfruttamento sessuale o della capacita´ di lavoro, anziche´ all´ esame del teste di eta´ inferiore a 18 anni, puo´ procedersi alla projezione della videoregistrazione di un precedente esame dello stesso, se effettuato dal giudice e se l´ imputato e il difensore di questi hanno potuto partecipare alla (precedente) videoregistrazione (si parla in proposito di “vernehmungsersetzender Vorführung von Bild- und Tonaufzeichnungen” che sono utilizzabili ai fini della decisione).
Nel modo ora elencato puo´ procedersi, se la persona offesa di uno dei reati sopra elencati, era di eta´ inferiore a 18 anni quando il reato e´ stato commesso, anche se questa persona e´ ormai maggiorenne quando si procede nei confronti dell´ autore del reato. Si evitano cosi´ Mehrfachvernehmungen (vale a dire una prima volta dinanzi ad un organo di polizia, poi davanti al PM, al giudice per le indagini (preliminari), in sede dibattimentale e magari, anche, in appello) che, indubbiamente, mettono gravemente a disagio non soltanto chi e´ minorenne, ma anche chi e´ ormai maggiorenne quando riferisce fatti del genere, esponendo queste persone a “gravierende Belastungen”. Il giudice, anche in sede di sentenza, e´ obbligato a tenere conto degli interessi meritevoli di tutela del teste, se ne ravvisa la “besondere Schutzbedürftigkeit”. L´ entrata in vigore di questa parte della nuova normativa e´ stata fissata per l´ 1.9.2013.
Dispone il § 397a StPO, per effetto dell´ inserimento, nello stesso, del n. 4 nel 1°comma, che alla parte civile, a sua richiesta, “ist ein Rechtsanwalt als Beistand zu bestellen” (deve essere nominato un avvocato), qualora uno dei reati previsti dai §§ 174-182 StGB (abusi sessuali, violenze sessuali, sfruttamento della prostituzione) sia stato commesso nei confronti di persona che al momento del fatto (e non soltanto nel momento in cui viene proposto l´ Antrag (´istanza) per la nomina di un avvocato, com´ era previsto dal § 397°, 1°c., n. 4, StPO nella versione originaria) non aveva ancora compiuto il 18.mo anno di eta´ o di chi non e´ in grado di salvaguardare i propri interessi autonomamente (si parla in proposito di “kostenlosen Opferanwalt”). Mentre finora la decisione in ordine alla nomina di un difensore alla p.l. era inoppugnabile, viene ora prevista l´ impugnabilita´ del relativo provvedimento, se di rigetto, mediante Beschwerde (reclamo).
D
All´ esigenza di maggiore informazione della parte lesa si e´ provveduto, aggiungendo al § 406d StPO, 2° comma, il n. 3, per effetto del quale, la parte lesa, a sua richiesta, ha diritto che le venga comunicato che all´autore del reato, condannato, e´ stata concessa una Vollzugslockerung (beneficio in sede di espiazione della pena), anche se successivo alla prima, cioe´ alla erstmaligen Vollzugslockerung, qualora venga addotto – dalla parte lesa – un fondato motivo a tal fine e se non sussiste un prevalente interesse del condannato, ostativo alla comunicazione suddetta.
Il Gesetz zur Stärkung der Rechte von Opfern sexuellen Missbrauchs apporta una precisazione al § 24 del GVG (Gerichtsverfassungsgesetz del 1975), nel senso che - dopo che la previsione originaria aveva sancito, in materia penale, la competenza dell´Amtsgericht {salva deroga in favore del Landgericht (§ 74, 2°c., § 74° StPO) o dell´Oberlandesgericht (§ 120 StPO) e salva deroga per effetto della quale il PM aveva facolta´ di proporre la Anklageerhebung dinanzi al Landgericht se: 1) la parte lesa da un reato era particolarmente bisognosa di tutela, 2) poteva assumere la qualita´ di teste o 3) per la particolare complessita´ del procedimento} - si procede, in base ad un nuovo capoverso aggiunto al n. 3 del 1°c. del § 24, ad una specificazione del concetto di particolare bisogno di tutela. La “besondere Schutzbedürftigkeit” ora va ravvisata, qualora sia prevedibile che l´ esame della parte lesa possa comportare, per la stessa, un particolare disagio.
Quando p.l. e´ un minore, se e´ da prevedere che questi possa essere esaminato quale teste nel corso del processo e se le esigenze di tutela del medesimo possono essere soddisfatte piu´ adeguatamente, il PM – secondo la nuova disciplina – procede all´ Anklageerhebung dinanzi allo Jugendgericht (Trib. Min.), cioe´ dinanzi ad un´ autorita´ giudiziaria piu´ esperta nell´”Umgang” con persone di minore eta´ e quando si tratta di salvaguardare gli “schutzbedürftigen Interessen” di queste persone.
Il § 171b StPO, nella nuova versione, facoltizza il giudice di disporre che il dibattimento, o parte di esso, si svolga a porte chiuse, se per un teste o per una parte – minorenne - la pubblicita´ dell´ udienza puo´ rappresentare un particolare disagio. Al giudice e´, in tal modo, demandato un non facile contemperamento tra l` Öffentlichkeitsgrundsatz (principio della pubblicita´ del dibattimento) e la tutela della sfera privata, tenendo debitamente conto dei notevoli disagi che possono derivare ad un minore dalla comparizione ad una pubblica udienza.
In sede di mündlicher Eröffnung der Urteilsgründe, il giudice puo´ tenere conto di “schutzwürdige Interessen” delle parti e dei testi, limitandosi ad un´ esposizione molto sintetica, se altrimenti verrebbero “toccati” particolari inerenti alla sfera strettamente privata di questi soggetti o messa in pericolo l´ incolumita´ o comunque la sicurezza dei medesimi.
E
E passiamo ad esaminare gli effetti innovativi dello StORMG nell´ ambito del BGB (cod. civ.). Premesso che il § 208 BGB viene abrogato, insieme al § 207, 2°c., BGB, il “nuovo”§ 197 (che e´ entrato in vigore il giorno dopo la pubblicazione dello StORMG, vale a dire il 30.6.2013) prevede, al 1°c., n. 1, che in 30 (trenta) anni si prescrivono i diritti al risarcimento dei danni cagionati da reati dolosi contro la vita, l´ integrita´ fisica, la salute, la liberta´ della persona o contro l´ integrita´ e la liberta´ sessuale.
L´ aumento del termine di prescrizione da 3 (tre) a 30 (trent´) anni, pure in campo penale, tenuto conto che la decorrenza del termine inizia comunque soltanto con il compimento del 21.mo anno di eta´ della vittima, se minorenne, comporta che, dal 30.6.2013 in poi, i delitti ora menzionati, se compiuti quando la vittima ha, p. es. 12 anni, non si prescriveranno prima che la vittima avra´ compiuto l´ eta´di 41 anni. Il nuovo termine di prescrizione trentennale trova applicazione anche per i reati gia´ commessi, purche´ non sia ancora maturato il termine di prescrizione (di 3 anni) finora vigente. Pertanto in caso di commissione di un reato del genere di cui sopra, poniamo, il 30.10.2011, la prescrizione maturera´ il 29.10.2041.
Il considerevole “allungamento” del termine di prescrizione e´ stato motivato col fatto che i Rechtsgüter sopra indicati sono meritevoli di particolare tutela (“sind von besonderer Schützwürdigkeit)” e che non di rado le vittime di questi delitti si rendono conto della portata e della gravita´ del fatto/dei fatti soltanto a distanza di anni. Non di rado le vittime di delitti del genere, specie se minorenni, vengono sottoposti a pressioni (o a minacce) da parte di chi ha commesso questi crimini e trovano il coraggio di presentare denuncia soltanto a distanza di anni dal fatto/dai fatti. Capita pure che un senso “mal”´inteso senso di religiosita´ ”trattiene” la vittima dal rivolgersi subito all´ autorita´giudiziaria, pur avendo subito gravi abusi, magari protrattisi per anni. Si e´ voluto favorire anche la possibilita´ di far valere adeguatamente – e, senz´altro, anche con piu´ ponderazione - i diritti di natura risarcitoria, p. es. in caso di decesso della vittima. Il termine di prescrizione triennale si e´ rivelato, in casi del genere, troppo breve. Positivamente da valutare e´ pure la messa a disposizione di un difensore, nel procedimento penale, a prescindere dalla situazione economica della vittima.
La Verlängerung der Verjährungsfristen, come operata dallo StORMG, ha tenuto anche conto del fatto che se uno dei reati suddetti, in particolare gli abusi sessuali, sono stati commessi in danno di un minore, i diritti risarcitori possono essere fatti valere soltanto dal legale rappresentante di questi, fino a quando il minore non e´ diventato maggiorenne. Va rilevato poi che procedimenti instaurati per reati del genere sono delicati e spesso di durata tutt´altro che breve. Aumentando la Verjährungsfrist, anche per i diritti risarcitori, da 3 a 30 anni, si consente alla vittima inoltre di attendere l´ esito del procedimento penale, prima di instaurare quello civile (di risarcimento).
F
Il § 207 BGB prevede inoltre la sospensione dei termini di prescrizione (“Hemmung der Verjährung aus familiären und ähnlichen Gründen”(per motivi familiari o simili)):
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tra coniugi, per la durata del matrimonio
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tra Lebenspartner, fino a quando permane la Lebenspartnerschaft
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tra figli e genitori o
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tra genitore e Lebenspartner del medesimo, fino al compimento del 21.mo anno di eta´ del figlio
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tra tutore e persona sottoposta a tutela durante la tutela
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tra amministratore di sostegno e amministrato durante il permanere dell´ amministrazione di sostegno
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tra Pflegling e Pfleger durante la c.d. Pflegschaft, cioe´ fino a quando perdura il c.d. Fürsorgebedürfnis (la Pflegschaft autorizza il Pfleger soltanto al compimento di ben determinati atti, mentre la Vormundschaft comprende la Vertretungsbefugnis “in grundsätzlich allen Angelegenheiten”)
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tra il minore e Beistand, fin quando perdura la Beistandschaft. La Beistandschaft, che in passato era obbligatoria, ora e´ diventata facoltativa e la nomina del Beistand avviene dietro richiesta di un sorgeberechtigten Elternteil. Compete al Beistand di accertare la paternita´ del minore e di far valere i diritti al mantenimento; la Beistandschaft cessa con l´adempimento delle funzioni per le quali si e´ fatto ricorso alla medesima o a seguito di ricorso da parte di chi ha chiesto la nomina del Beistand.
Non va trascurato il fatto che “l´ allungamento” del termine di prescrizione e´ operante non soltanto in relazione a pretese risarcitorie dirette contro chi, materialmente, ha commesso il reato, ma anche contro terzi, qualora in capo agli stessi sia ravvisabile una responsabilita´ contrattuale (p.es. per culpa in eligendo) oppure ex delicto. Il termine trentennale di prescrizione opera anche con riferimento a diritti risarcitori che possono essere fatti valere contro lo Stato o contro enti di diritto pubblico, se sussitono gli estremi della violazione di una Amtspflicht (§ 839 BGB i. V. m. Art. 34 GG (Costituzione federale)).
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Naturalmente lo StORMG contiene anche la disciplina transitoria in materia di Verjährungsfristen per i delitti sopra indicati e dispone che la nuova normativa trova applicazione per tutti i reati e diritti non ancora prescritti (secondo la “vecchia” normativa: prescrizione triennale). E´ prassi, nella RFT, di “estendere” le nuove Verjährungsregelungen ai diritti non ancora prescritti, al fine di evitare che “nuove” e “vecchie” Verjährungsregelungen trovino applicazione, per un considerevole periodo di tempo, le une accanto alle altre.
Essendo stato previsto, nello StORMG, che la nuova normativa possa trovare applicazione soltanto in relazione a diritti, per i quali non sia gia´ maturato il (vecchio) termine triennale di prescrizione, il legislatore ha voluto evitare che venisse violato il Rückwirkungsverbot (divieto di retroattivita´, che viene dedotto dal Rechtsstaatlichkeitsprinzip) e ha tenuto conto della giurisprudenza costante del Bundesverfassungsgericht, qual´e´ stata, p.es., espressa nella sentenza BVerfGE 101, 239, 263.
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Altra innovazione di rilievo e´ costituita dalla facolta´ di anticipare accertamenti peritali, ai quali possono essere sottoposti Sexualstraftäter. L´ imputato, per il quale sussistono i presupposti per l´ espletamento di una perizia al fine di accertare, se una terapia possa avere effetti positivi, puo´ essere sottoposto alla stessa gia´ prima dell´ inizio dell´esecuzione della pena; da cio´ ci si attende un mezzo efficace per prevenire recidive. Per questa parte dello StORMG, e´ stata prevista l´ entrata in vigore per l´1.9.2013.
Infine un dato statistico. Circa il 90% delle vittime di reati contro la liberta di determinazione in materia sessuale commessi con violenza, erano, secondo l´ ultima Kriminalstatistik pubblicata, di sesso femminile, mentre coloro che si sono rivolti alle “telfonischen Anlaufstellen zur Aufarbeitung des sexuellen Missbrauchs”, appartenevano, per il 63%, al sesso femminile ed il 37% a quello maschile.
Dott. Armin Kapeller - settembre 2013
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